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San Giuseppe

Non ho scelto questa valle, è lei che ha trovato me.

Un sentiero si apre nel tempo, una foglia si schiude, sbocciando. Viti piantate in quarzo e argilla. Un battito di cuore a San Giuseppe. Impariamo a camminare, lentamente. Fino al fiume di sotto, attraverso le colline di Montalcino. Sorseggia le stelle brune come il vino: l’antica geometria del Monte Amiata. Intrecciati nel terreno Toscano.

Quella tra me e San Giuseppe è la storia di un incontro

Il podere e le terre aspre e poetiche che lo circondano sono stati il mio regalo di nozze. L’anno era il 1992, San Giuseppe un rudere e i terreni abbandonati da oltre mezzo secolo. Dal momento in cui sono venuta a vivere con la mia famiglia in quest’angolo di val d’Orcia sotto Castelnuovo dell’Abate, uno spicchio di Toscana racchiuso tra il monte Amiata a oriente e le colline maremmane a ovest, ho imparato con tranquillità, giorno dopo giorno, ad assecondarne le esigenze.

La scelta di seguire un’agricoltura naturale mi è stata chiara fin dall’inizio. Dal 2002 ho abbracciato il sentiero della biodinamica che, con l’osservanza dei suoi princìpi, ci permette di ricavare un vino espressione del genius loci di San Giuseppe.

Grazie alle dimensioni dell’azienda e al lavoro rigoroso e appassionato della squadra di donne e uomini che da anni lavorano con noi, effettuiamo tutte le lavorazioni agricole seguendo il calendario Solare.